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DOPO PIF- LA BEFFA
In pochi sanno che quando le luci dei riflettori si sono spente e PIF era appena andato via, mentre si discuteva di come procedere la protesta, è successo qualcosa di indegno! Tre persone scelte dal presidente Crocetta (puta caso le tre che hanno alzato la voce contro Crocetta insieme a PIF) sono state convocate silenziosamente nella sua stanza.
A loro è stato chiesto di dare uno pseudo supporto tecnico.
Diciamo al presidente che le situazioni di cui parliamo sono state tecnicamente affrontate in questi anni così come ribadito da tutti. Noi Chiediamo solo l’applicazione senza scuse di tutte le leggi per ogni forma di disabilità. Fra 72 ore (ormai quasi 48) se avrà qualcosa di concreto da proporre a tutti i disabili – che faccia un comunicato stampa.
Alleghiamo il messaggio del nostro amico Pippino che ci ha inviato il report.
Noi NON facciamo politica e come ha detto PIF “Non vogliamo entrare più nei vostri palazzi se non per visitarli”.
grazie a tutti di cuore per il supporto
“Sono stato invitato a resocontare su questa pagina in merito all’incontro avuto con Il presidente crocetta, dopo la giornata di oggi. Ci stavamo io, il dr Cupidi e la sua mamma, la signora Ferro e mi scuso se non cito qualche altro presente della nostra delegazione ma non ne conosco i nomi. Poi ci stava, oltre a crocetta, la monterosso, lo staff della segreteria particolare e due dirigenti dell’assessorato alla famiglia.Per quanto mi riguarda, ho espresso forti riserve sulla soluzione-cilindro-coniglio di “riciclare” precari ed ex pip, pap e pup, ritenendola poco percorribile per due ragioni: 1 ben difficilmente costoro, come lui sostiene, potrebbero ottenere il “patentino speedy gonzales” di operatore socio sanitario a seguito della frequenza di un corso di 40 ore (immaginate come reagirebbero tutti gli altri che per avere questa qualifica ne hanno dovuto fare 900…) 2. ben difficilmente, per non meglio quantificati “incentivi economici” sulla loro attuale retribuzione, accetteranno di “riciclarsi” in un lavoro durissimo e delicatissimo. Ma lui è ottimista e vuole perdere tempo in questa che ritiene una soluzione valida. Io gli ho invece proposto 1. prima di sparare cifre “ad minchiam”, di procedere una volta per tutte a una reale precisa e rapida “mappatura”, su tutti e 55 i distretti sociosanitari siculi, dei reali bisogni e del loro grado d’intensità, confrontando le risultanze di questo veloce e approfondito censimento di presa in carico con i numeri bislacchi che risultano da una lettura degli ultimi dati a disposizione (non è credibile, solo per fare un esempio, che al distretto di Misilmeri vi siano 110 disabili gravissimi e a quello di Palermo 102: o è falso per eccesso il numero reale di Misilmeri o è falso per difetto quello di Palermo);
2. una volta stabilito, caso per caso il reale bisogno (che per i fratelli Pellegrino, per la loro particolare situazione, è ovviamente 24 ore di assistenza giornaliera, per mio cognato 12 o il dr Cupidi 12 e via sagomando con precisione), trovare la forma economicamente più conveniente per la loro assistenza domiciliare, che a mio avviso è quella del finanziamento c.d. indiretto, già sperimentato in altre regioni (contratti di diritto privato fra il disabile o suo procuratore e l’assistente/i qualificato/i, con pagamenti e controlli ferrei dell’effettività dell’assistenza).
Il dr Cupidi e la Signora Ferro hanno pure indicato strade percorribili nell’immediato per il reperimento dei fondi intervenendo con grande competenza, purtroppo conseguita dopo anni di lotte, anche giudiziarie, e di sofferenze nel constatare gli inesistenti risultati di “tavoli”, “progetti” “piani di zona che… atuttoservonotrannecheaidisabili” etc…, e invitando ancora una volta la Regione semplicemente ad applicare la legislazione vigente, trovando le risorse. crocetta ha insistito nel sostenere che deve dare un “aiuto tampone immediato” ai casi “Pellegrino” e che gli servono tre giorni per preparare una proposta basata principalmente sul “riciclaggio” di varia umana precarietà che a suo dire è una risorsa già pronta in tavola. Si è preso i nostri cellulari e ci riconvocherà fra 72 ore. Non sono nè ottimista nè pessimista. Un pò stanchino, quello si. Ma ho ancora qualche energia di polpastrello per dire grazie ai fratelli Pellegrino, grazie a chi oggi è stato lì insieme a noi, grazie a quel ragazzo con gli occhiali, attento e preparatissimo, che mi ha invitato a scrivere questa cosa, grazie ai giornalisti che sono venuti ma soprattutto grazie, grazie, grazie e ancora grazie a PIF, che ci ha sostenuto così, con tutti i suoi quotidiani casini e impegni, e che si sta esponendo in una cosa in cui certamente non ha nulla da guadagnare mediaticamente perché per bravura sua non ne ha certamente bisogno. Oggi pomeriggio, al ritorno in macchina, l’ho intercettato su radio due, collegato da Palermo, al programma “I provinciali” e ha continuato a parlare del nostro problema per buona parte della trasmissione. Siamo onorati, PIF, di averti con noi, perché oltre a essere un raro talento artistico sei anche una grande persona. Chapeau”
GRAZIE A Giovanni Johnny Cupidi Giuseppe Pippino
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