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AUDIZIONE IN COMMISSIONE BILANCIO
NOSTRO DISCORSO DI APERTURA.

Buongiorno a tutti, porto innanzi tutto i saluti di Alessio e Gianluca Pellegrino che non sono potuti essere presenti perché fisicamente stanchi da quello che è successo in questo ultimo mese e soprattutto, mantenendo fede a quanto dichiarato alla scorsa audizione, non ritenendo di dovere ancora subire ulteriori umiliazioni dimostrate anche dalla inaccessibilità di questo luogo.

Stiamo tutti diventando più pratici di audizioni pubbliche E speriamo che stavolta ci siano le condizioni per una discussione più efficace rispetto a quella in commissione 6 dello scorso martedì.
Per tale ragione chiediamo fin d’ora al segretario di verbalizzare questo intervento e le controdeduzioni del dott. Catalano nonché i documenti man mano presentati.
Chiediamo altresì al presidente della commissione di proibire ogni forma di interruzione da parte dei membri del governo, se non sollecitate, durante i nostri interventi.

La disabilita così ignota ai membri della commissione 6, risulta essere ancor oggi per i membri di questo governo, una spina nel fianco più che una opportunità di dimostrazione di rispetto dignitoso.
Questo è senza dubbio vero considerando le innumerevoli proposte bislacche poste in essere dal governatore e dalla giunta in questo mese.

Non entro nel merito delle vicende ai voi note che partono dalla denuncia a mezzo tv da parte di gianluca ed alessio, passando per le bieche minacce da parte di un assessore innominabile ancora membro di questo parlamento. Non vogliamo ripercorrere le vicende che dal silenzio claustrofobico di questi ultimi trent’anni ci ha condotto anche alla presa di posizione del capo dello stato.

Una domanda sorge spontanea.
Perché siamo qui oggi?
Solo una risposta. Per convincervi che avete una sola possibilità. APPLICARE LA LEGGE!
Abbiamo provato con la rabbia, con la preghiera, con l’umiliazione , cercando di farvi capire che non è attraverso soluzioni di FINANZA CREATIVA o soluzioni tampone che si risponderà a questa emergenza sociale e civile. Ma attraverso la semplice applicazione della legge, nel rispetto delle convenzioni internazionali e delle giuste sentenze della corte costituzionale in materia.
Sembra strano dovere dire all’organo legislativo di una regione a statuto speciale che DEVE APPLICARE LA LEGGE.
Appare alquanto unico dovere dire ad uno dei più antichi ed illustri parlamenti al mondo che non può tirarsi indietro rispetto a questo obbligo civile.
Ci sono tre leggi cardini, oltre alle convenzioni ONU, che vengono disattese
104,328 e la più recente dopo di Noi.
Queste leggi vengono calpestate per ignoranza e superficialità.
Sappiamo già la vostra risposta: la legge dice che bisogna tenere in considerazione le esigenze di.bilancio, la regione non ha i soldi ecc
BALLE!
Secondo la sentenza 275 del 2016, della corte costituzionale, questi temi hanno la priorità ed è per tali ragioni che non potrete più nascondervi dietro ad un dito.

Oggi vi dimostreremo quanto la regione spreca in denaro pubblico, quanto i vostri uffici non controllino nulla, quanto la regione non investa un solo euro rispetto a quanto lo stato invii come CONTRIBUTO INTEGRATIVO. La regione, per dirla in parole povere, dovrebbe, o meglio, avrebbe dovuto avere una sua politica sociale cofinanziata parzialmente dallo stato.
La realtà tristemente nota è una mescola confusa di numeri che non soltanto offende la nostra intelligenza ma rende ancor più ignobile l’arroganza con cui viene posta.
Solo due punti vorrei sottolineare:
1: la storia tristemente nota dei precari (pip,lsu ecc classificati dal presidente come gente che non fa nulla dalla mattina alla sera) che avrebbero dovuto volontariamente cambiare lavoro per 200 euro in più senza un corso di formazione. Capito che non poteva inviarlo ai disabili, si è deciso,da vera macelleria sociale di inviarli agli anziani (non del tutto autosufficienti) _classificazione peraltro ignota considerando che la legge parla di auto o non autosufficienza, la NON DEL TUTTO, ci appare ancora ignota). Le menzogne si sono perpetuate dopo finte ritrattazioni ecc. Ne parleremo dopo.

2: il secondo punto è questa ancor più triste vicenda a cui siete chiamati a dare risposta personalmente in questi giorni e riguarda lo sperpero di denaro pubblico promesso dal governatore. Milioni di euro a pioggia senza alcuno obbligo di rendicontazione. Senza alcun controllo a famiglie di disabili che non cercano soldi ma servizi per sentirsi liberi.
Se non conoscessimo il presidente come uomo delle istituzioni che si è battuto contro il malaffare, verrebbe da pensare ad una delle più bieche attività clientelari ai danni dei siciliani, considerando che ammonterebbero a più di 50 milioni di euro distribuiti a pioggia.
Siamo convinti della buona fede del presidente ed è per tale ragione che siamo certi che imporrà alle famiglie beneficiarie una forte rendicontazione delle spese con pezze d’appoggio ( contratti di lavoro, busta paga, quietanza di pagamento ecc) onde evitare ogni forma di speculazione giornalistica o oscure dietrologie. Ma queste sono e rimangono soluzioni tampone, peraltro inefficaci oltre che inefficienti. L’impatto di questa mega attività è di appena tre ore al giorno ed il presidente lo sa benissimo.

Siamo qui, come dicevo per dirvi che la DISABILITA, che vi ricordo può arrivare a tutti noi quando meno ce lo aspettiamo, non può essere affrontata così.

Gentile Presidente, membri della commissione,
Siamo venuti in assemblea martedì scorso per procurare una maggioranza al presidente della Regione. Più volte aveva detto che in assemblea gli veniva bocciato tutto ed è notizia di questi giorni che per manovre politiche essa traballa ancora. Chissà che il nuovo assessore SEMESTRALE scelto dallo stesso partito del vecchio assessore innominabile possa aiutare il presidente.
Abbiamo comunque già appurato che la maggioranza sul tema a noi molto caro, la cui importanza è stata sancita anche dal presidente della Repubblica in una lettera a noi indirizzata, è molto ampia.
Abbiamo lasciato agli atti due documenti fondamentali che chiediamo vengano a voi consegnati e messi a verbale dal presidente della commissione 6 (non amiamo gli sprechi di carta potete leggerli in digitale) .
La, lettera di Alessio e Gianluca e l’accordo di San Cataldo.

Quel presidente ci ha perfino bollato per DEMAGOGHI. Qualcuno ha insinuato che siamo manovrati politicamente, altri che stiamo diventando stucchevoli o che non possiamo pretendere di dettare l’agenda politica di un governo.
Lo so verrebbe da dire ” che palle, Lazzaro, alzati e cammina ” o come direbbe un famoso senatore della Repubblica ” fatti li cazzi tua”.
Bene, vogliamo solo ribadire che I disabili sono tutto tranne che demagoghi, le nostre richieste, tutto tranne che utopistiche. Il nostro gruppo di persone normali , è libero da vincoli, non ha altri fini se non il rispetto della dignità che è propria delle persone con disabilita. TUTTE. Non solo lo facciamo con forza, ma pretendiamo di dettare la vostra agenda politica, considerando che essa non ci permette di vivere una vita dignitosa e siete voi a dettare la nostra vita.

Con le grandi associazioni qui presenti, Abbiamo chiesto alla vostra assemblea (vergognosamente non accessibile) di riscattarsi da anni di inconcludenza.
Siamo stati lasciati per ore in attesa , uno di noi è finito in ospedale, pur avendo comunicato ai vostri migliaia di dipendenti perfino le dimensioni delle nostre carrozzine ed oggi ci ritroviamo di nuovo in questo sgabuzzino.
il vostro regno , così lontano da noi, è intriso di sbalorditivo menefreghismo .
Ad ogni modo siamo abituati alle barriere fisiche e culturali. Ciò a cui non ci abituiamo e la vostra prevedibile capacità di pensare che la gente sia stupida.
A voi adesso, sicuramente più preparati dei vostri colleghi della commissione 6, chiediamo di sedervi tutti attorno ad un tavolo, deporre le asce di guerra e trovare i soldi necessari per il rispetto della nostra dignità. 500 mln aggiuntivi a quelli già stanziati la cifra da cui partire. Le stime di una regione che non.sa quanti disabili ha, scusateci, ma non hanno credibilità. questo È rispetto. Questa è un’occasione unica di riscatto non per la nostra ,ma la vostra dignità di politici ed amministratori. Se non lo volete fare per principio, fede, dignità, compassione, rispetto o amore, fatelo per opportunismo. Ma lasciateci VIVERE come esseri UMANI.
Ed alla fine come direbbe San Francesco , sarete voi a ringraziarCI.

Giovanni Cupidi Margherita Bravo Margherita Porcaro Antonella Ferro Vincenza Ferrante Giuseppe Pippino Rosa Maria Foti PIF


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Source

2017-03-22T16:29:01+00:00